TRAMA
Mangkorn e Yai, due mondi che non collidono.
Uno talentuoso studente di Architettura , l’altro viziato erede di una ricca famiglia studente d’ Economia.
Il cuore di una ragazza è il punto d’incontro e scontro tra loro. La sua conquista li porterà in un mondo inesplorato fatto
di passione, sesso e sentimenti altalenanti.
Potrà un legame nato dall’odio diventare qualcosa di diverso?
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RECENSIONE
Big Dragon… per me non era un buon titolo sono sincera. La novel (almeno per i primi capitoli che avevo letto) era una pubblicità progresso al “dove non lo abbiamo ancora fatto?”.
Invece nella serie, fin dalla prima puntata, si respira un’aria diversa.
La produzione e la scenografia sono ottime, i personaggi della serie sono ben caratterizzati ma soprattutto c’è una storia.
Premetto che da come l’ho vista io, la storia parla di Yai (Big), giovane rampollo di un’antica e ricca famiglia, abituato ai soldi, al sesso facile e variopinto (BDSM compreso). Inizialmente infatuato di una ragazza, ritrova in Mangkorn (Dragon) il suo antagonista (e coprotagonista).
Purtroppo per Yai, una bevuta di troppo e due guardie del corpo leggermente pasticcione, lo porteranno ad una notte infuocata proprio con il bel Mangkorn.
La situazione però vira presto verso una realtà mai considerata… l’amore.
Per me, ripeto, Yay è il protagonista principale perché il focus è principalmente su di lui, i suoi sentimenti, la sua vita ed il suo cambiamento, e nel descrivere il suo essere, ritroviamo Mangkorn che è la causa di tutti i suoi cambiamenti.
Non vi svelerò altri particolari ma vi dirò che secondo me hanno inizialmente creduto poco in questa serie (come me d’altronde) e quindi investito poco tempo (solo 8 episodi). I racconti sono sicuramente molto rapidi, anche troppo alcune volte, ma non rimangono buchi di trama. E nonostante tutto ciò non riuscirete a non innamorarvi di loro, il dragone e la tigre, di vedere i loro cambiamenti, le loro risate e i loro pianti. Soffrirete con Yai e urlerete di gioia quando Mangkorn rivelerà che... 🤫🤫🤫
Isbanky e Mos sono molto bravi. Danno una caratterizzazione ai loro personaggi notevole e considerando che sono ancora agli inizi, saranno sicuramente in grado di fare grandi cose in futuro.
Anche in questa serie almeno un genitore è dalla parte del figlio, lo protegge e lo aiuta ad affrontare i propri sentimenti e le proprie insicurezze, trasmettendo un messaggio davvero molto bello e positivo.
Lo consiglierei? Sì senza dubbio!
Alla prossima serie
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