TRAMA
Home Par… non è solo un party ma una safe zone dove le persone possono essere se stesse. Ma se anche in questo luogo ci fossero regole assurde?
Vediamo la realtà da un altro punto di vista.
Girato in 1 giorno, HOME PAR è una storia che mira a promuovere l'inclusione, la solidarietà e le famiglie scelte, come dice lo stesso regista. Racchiude molte verità quindi non fermatevi solo alla copertina… è un libro che va letto perché ti fa conoscere nuove prospettive.
Questa casa di produzione inoltre sostiene, promuove e chiede donazioni per “ll buon samaritano Kuala Lumpur” che sta attualmente costruendo un rifugio per i senzatetto LGBT+ chiamato The Roof, che dovrebbe essere completato entro la metà del 2023.
LINK DELLA SERIE
RECENSIONE
Home Par ovvero i party in casa… una realtà sempre più diffusa.
Sono feste in cui puoi essere te stesso senza aver paura di essere giudicato, sbeffeggiato o peggio insultato.
Sembra un paradiso ma purtroppo… anche qui ci sono delle regole.
Il nostro Fab lo capisce a sue spese quando tentano, invano, di impedirgli l’acceso al party perché non ha i pettorali.
Proprio così in un posto dove dovresti sentirti finalmente non isolato vieni rifiutato per l’aspetto fisico.
Il nostro Fab (e perdonatemi il genere ma tecnicamente l’italiano ha il maschile ed il femminile) non è certo un sex symbol, ha la pancetta ed è un tantino eccentrico… ma darà una grande lezione a chi lo ha fatto sentire “una minoranza nella minoranza”.
È un progetto breve, prodotto a Singapore che sicuramente ci lascia un po’ scioccati inizialmente. Non sono scene edulcorate, ma estremamente reali.
Da vedere per capire che esistono molte sfaccettature e molte culture di cui non sappiamo molto.
La casa di produzione è molo attiva nel posto e combatte da sempre per i diritti LGBTQ+.
Da vedere? Sì… perché imparare a capire gli altri è una cosa importantissima e non sempre le cose vanno edulcorate per essere intese o meglio per essere cambiate.
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