Ci sono registi che hanno la strordinaria capacità di descrivere la realtà, anche quella meno piacevole, con dei tratti delicati ed estremamente semplici, capaci di trasportare gli spettatori dentro la storia per fargli vivere appieno ogni emozione, P'Aof è un maestro proprio in questo, lui può regalarti un viaggio a 360° che ti proietta in un mondo fatto di tante esistenze, non solo quelle principali del racconto.
È in grado di mostrarti la paura sul volto di una madre preoccupata per il proprio figlio, sentire il dolore di un fratello soffocato dal senso di colpa e vedere il coraggio di una giovane donna disillusa dall'amore che trova la forza di rialzarsi.
Ma soprattutto è capace di mostrarti l'impotenza di chi ha perso tutto e deve ricostruire se stesso, incapace di vedere dentro di se ciò che può farlo brillare.
E inoltre riesce anche a farti specchiare in due occhi che quasi non possono più vedere, ma che nascondono la volontà di chi non vuole arrendersi ad un destino che non accetta.
Last Twilight è una storia unica, quasi magica, capace di emozionare anche solo con un sorriso, una lacrima, per l'incontro di due mani che si stringono e per la promessa di un amore talmente forte da riuscire a superare tutto.
Una racconto che parla di disabilità e lo fa in modo semplice, mostrandolo passo passo nel progredire inesorabile di una malattia destinata a portare il buio.
Ho trovato stupenda la contrapposizione iniziale degli eventi che nel medesimo istante cambieranno per sempre la vita dei due protagonisti.
Due esistenze diverse e lontanissime, che sicuramente non erano destinate ad incontrarsi.
Il fatto di ritrovarci in campo con Day nell'attimo esatto in cui la vista gli si annebbia rendendolo incapace di distinguere ciò che lo circonda e in contemporanea in un officina con Mhok, che sta scommettendo proprio sull'incontro dell'altro, poco prima che la situazione precipiti, ha catturato la mia attenzione tenendola avvinta fino alla fine del dodicesimo episodio in un crescendo di emozioni incredibile.
Last Twilight ci parla di crescita, di accettazione, di forza di volontà, di sostegno e di coraggio, quello che serve ad ogni individuo per vivere ogni giorno, quel coraggio che ci spinge a darci una seconda occasione.
Day cambia accettando sé stesso e la sua condizione aiutato da Mhok che proprio grazie al ragazzo impara a comprendere e a vedere realmente le cose.
Una serie che, arrivando alla sua conclusione, ha riempito il mio cuore di un amore infinito per l'incontro di queste due bellissime anime e che mi ha insegnato che il vero cieco è colui che non ha più speranza.