Quando una serie finisce, se si è fortunati, c'è sempre un pezzo di cuore che se ne va via con lei, lo so, sembra strano da dire però molto spesso è così.
Alcune ti fanno vivere delle emozioni leggere, quasi come un alito di vento, che ti avvolge e ti da quel piccolo brivido, mentre altre ti travolgono letteralmente lasciandoti stordita a chiederti cosa succederà dopo.
L'unica cosa certa è il vuoto che rimane, in attesa di essere colmato da un nuovo viaggio, da una nuova avventura.
Oggi vorrei parlarvi di uno di questi viaggi di cui a distanza di mesi porto ancora con me il ricordo, talmente vivido che credo non mi abbandonerà mai, sto parlando di LITA.
Partendo dal presupposto che dalle opere di Mame si riesce quasi sempre a ricavare un bel progetto in live e che se lei partecipa attivamente alla sua lavorazione questo diventa molto più che bello, era praticamente scontato il successo di questa serie in cui la nostra produttrice/scrittrice ha cercato di fare ancora di più, trovando le persone giuste con cui lavorare e che hanno avuto una maggiore attenzione anche nella cura con cui ogni scena viene presentata, mostrandoci il tutto con una fotografia così coinvolgente che ti cattura rendendoti partecipe di quello che si vede sullo schermo.
Che dire poi dei quattro protagonisti della storia? Sono stati incredibili e indimenticabili, quattro giovanissimi attori, praticamente sconosciuti che hanno dato corpo e anima a delle figure nate dalla mente e dalla penna della loro creatrice.
Però facciamo un passo indietro per capire cos'è LITA.
La storia prende origine da due libri legati fra loro da uno stesso filo, che racconta le vicende di due coppie di amici, “Love Storm” in cui si parla della relazione tra Rain (pioggia) e Payu (tempesta) e “Love Sky” dove invece viene narrata la storia di Sky (cielo) e Prapai (vento) e proprio la particolarità dei nomi dei quattro protagonisti porta al nome scelto per la serie che è in esteso “Love in the Air”.
Per volontà della stessa Mame, questo BL non ci presenta una coppia principale e una secondaria, ma una divisione netta della serie in due parti distinte così da mantenere il focus su una o sull'altra storia per tutta la durata del racconto a loro dedicato, in modo che la narrazione resti intatta. Quindi nella prima parte seguiremo le peripezie del giovane e battagliero Rain, apparentemente fragile ma ostinato come pochi, che incappa suo malgrado, durante una serata tempestosa, proprio nella manifestazione vivente di una tempesta, ovvero il bellissimo, abilissimo, fortissimo, desideratissimo (e tutti gli issimo che ci possono venire in mente) Payu che, incurante della pioggia, soccorre il malcapitato Rain aiutandolo con una gomma a terra e divenendone istantaneamente “il suo eroe” cosa però destinata a morire quasi sul nascere non appena scoprirà che questo cosiddetto eroe altri non è che l'idolo della sua facoltà, nonché il ragazzo dei sogni della tipa che gli piace. Avendo frainteso inizialmente cosa interessa realmente a Payu, il piccolo Rain lancia al suo ex eroe il guanto di sfida deciso a far innamorare di sé in un mese l'enigmatico Payu così da vendicarsi di lui e dimostrare a tutti come sia in realtà!
Non vi dirò di più perché altrimenti vi toglierei l'effetto sorpresa e tutta la magia che la loro storia ci regala nei primi sette episodi totalmente dedicati al loro amore.
Dall'episodio otto, o meglio dalla parte finale del settimo episodio, verremo catapultati nella “particolare” storia d'amore di Sky e Prapai, la loro vicenda in realtà ha un primo inizio quasi in parallelo con la partenza della scommessa tra Rain e Payu.
Quindi rivivremo le stesse situazioni di quel momento, però da una prospettiva differente, dove ci sarà il povero Sky, abbandonato dall'imprevedibile Rain (trascinato via da Payu), nel mezzo di un circuito di corse clandestine che viene soccorso dall'affascinante Prapai, pilota per hobby, che si dichiara disposto a tirarlo fuori dai guai a patto che il piccolo Sky gli conceda l'avventura di una notte.
Pagato pegno il nostro malinconico Sky fa ritorno alla propria vita, lasciando l'affascinante Prapai con il ricordo di una notte che non riesce a dimenticare e con l'ostinata convinzione di ritrovare il suo occasionale amante e partire alla sua conquista.
Questa storia a differenza della precedente, nonostante si presenti inizialmente con dei toni scanzonati, ci fa capire quasi subito che ha un'anima molto più complessa e travagliata, molto in stile Mame per così dire.
La storia personale di Sky nasconde un passato di dolore e l'arrivo del bel Prapai sconvolgerà completamente il suo mondo portando al giovane ferito la cura di cui aveva bisogno.
Prapai è l'eroe che tutti vorrebbero incontrare almeno una volta nella vita, la sua caparbietà, il suo non lasciarsi scoraggiare dal muro che l'altro gli pone di fronte quasi in ogni momento, sono ammirevoli.
Onestamente dare una preferenza all'una o all'altra delle due storie per me è impossibile perché di LITA ho amato tutto.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta? Quale delle due parti avete amato di più?