Mi sento in vena di partire dicendo che Jimmy e Sea potrebbero recitare in una serie priva di trama e che consiste solo di loro due che interagiscono e la guarderei senza problemi. E in genere odio le cose senza trama, quindi la dice lunga sulla chimica che avevano quei due quando interagivano. Persino gli stacchi pubblicitari erano godibili considerando che c’erano loro due che bisticciavano.
Ora che mi sono tolta questa cosa di torno, parliamo della serie.
La trama è piuttosto lineare, parla di due ragazzi, un attore e un colorista neoassunto, i quali muoiono e si risvegliano in un altro mondo e devono cercare un modo per ritornare indietro. Un mondo simile al loro, ma non propriamente il loro. Questa differenza viene rimarcata spesso e nei modi più disparati: pensavate di essere dei bravi arcieri perché sapete centrare il centro del bersaglio? Be’, vi sbagliate, perché in realtà devi centrare l’anello esterno. E chi mai scriverebbe su dei fogli bianchi quando hai dei fogli… trasparenti. Comodissimi, mi dicono. Mi fermo qui, ma è stato piuttosto divertente vedere queste differenze, sebbene quasi mai significative, emergere pian piano nel corso della storia.
Da questa cosa si può anche capire che, per chi magari temeva di ritrovarsi in un mondo totalmente stravolto, le cose non stanno così. Non ci sono differenze così grandi da rendere difficoltoso comprendere come funziona quel mondo, è solo un mondo simile al nostro con abitudini leggermente diverse. Nient’altro. E immagino possa essere un punto a sfavore per chi s’immaginava chissà quali differenze immense, ma io ero partita senza alcuna aspettativa e questo mi ha ripagata.
Ad essere diverso non è però solo il mondo in cui sono finiti, sono anche le persone di cui hanno preso il posto, anch’esse decedute in qualche modo e ritrovatesi nel mondo opposto al loro. Ma di quest’ultimi si sa ben poco fin quasi alla fine del drama. L’attore, Pueng, interpretato da Jimmy, si ritrova nel corpo di Pakorn, ragazzo laborioso che insieme ai suoi amici – Aou e Up - desidera diventare uno sceneggiatore. Il colorista, Talay, interpretato da Sea, invece, si ritrova nel corpo di un ricco figlio di papà che non riesce a laurearsi e che possiede tantissime borse, tutte sfoggiate nel corso della storia.
Si potrebbe pensare che la trama si concentri su come i protagonisti riusciranno a tornare nel loro universo, ma quella rimane una sottotrama passiva durante quasi l’intera durata della serie, acquisendo un ruolo più attivo solo verso la fine. La trama vera e propria, in realtà, oltre a quella romantica che a mio parere è stata sviluppata molto bene, è il trovare sé stessi.
In sintesi, quindi, è un drama rilassante, privo di troppi drammi e con una trama facile da seguire. I problemi si risolvono rapidamente e non riempiono la trama, che per la maggior parte del tempo rimane molto leggera. È un drama ideale per chi cerca qualcosa di romantico e semplice.